La cataratta è un’opacizzazione del cristallino, ovvero la lente indispensabile per la messa a fuoco delle immagini sulla retina situata dietro alla parte colorata dell’occhio. La cataratta è un problema associato all’invecchiamento che insorge solitamente intorno ai 60 anni. Si attesta che in Italia ogni anno vengano eseguiti circa 500mila interventi chirurgici risolutivi della cataratta.
Infatti, la cataratta può essere trattata solo mediante intervento chirurgico. A tal proposito abbiamo incontrato medico oculista il dottor Pierluigi Piccoli, della Clinica San Francesco, che ci ha raccontato come si svolge un intervento di rimozione della cataratta.
Come si svolge un intervento di rimozione della cataratta?
L’intervento alla cataratta è un intervento di chirurgia oftalmica maggiore, di non agevole esecuzione e di elevata complessità, per quanto sia ormai standardizzato in tutto il mondo. Si esegue grazie all’ausilio di macchine sofisticate e materiali di ottima qualità. Viste le minuscole dimensioni della struttura da operare l’intervento viene eseguito al microscopio, il chirurgo pratica due o tre incisioni, la più grande è di 2,2 millimetri, nella cornea periferica, inietta una sostanza viscoelastica a protezione dei tessuti, pratica un’apertura circolare nella capsula anteriore, emulsifica e rimuove il nucleo del cristallino e quindi impianta una lente morbida ripiegata che si apre all’interno dell’occhio, inietta un antibiotico in camera anteriore e idrata le incisioni, che non vengono suturate.
L’intervento, dunque, viene svolto in anestesia locale o totale?
Nella maggior parte dei casi l’intervento viene eseguito in anestesia topica, ovvero con l’instillazione di gocce anestetiche, oppure in anestesia loco-regionale. In rarissimi casi, è successo, che venisse richiesta l’anestesia totale, ma stiamo parlando di pazienti non collaboranti ed ovviamente di bambini.
Quali sono i tempi di recupero per questo tipo di intervento?
La velocità del recupero varia a seconda del tipo di cataratta e della presenza o meno di altre patologie
Contestualmente alla cataratta, durante questo intervento si possono modificare alcuni difetti della rifrazione?
Sì, si può.